SIAMO STATI ARCHIVIATI

TITOLO: SIAMO STATI ARCHIVIATI

Un lungo viaggio tra il passato, il presente e il futuro della scuola italiana

AUTORE: Vincenzo Pignetti

LINGUA: Italiano

EDITORE: Tomolo Edizioni

COLLANA: Parole minorenni

ANNO: 2019

PREZZO: € 11,00

ISBN: 978-88-85779-51-8

TIPOLOGIA: Saggistica

DESCRIZIONE (dalla prefazione):

Il mondo della scuola visto dagli occhi e dalla penna, o meglio dalla tastiera, per usare un linguaggio più consono ai tempi, di un ragazzo tredicenne che frequenta l’ultimo anno delle scuole medie.

Un viaggio, con una premessa storica, sintetica ma nel contempo esplicativa, in cui il giovanissimo Vincenzo Pignetti, parte dagli albori di questa istituzione, che insieme alla famiglia è diventata, da diversi secoli, la cellula fondante della società. Gli uomini senza scuola non hanno futuro e dove c’è buona scuola si vive meglio. Molto meglio. Lo avevano intuito, pur se con tutte le limitazioni, già i popoli dell’antichità. La scuola per secoli è stata legata fortemente anche alla religione e al potere religioso.

Un mondo visto direttamente dall’interno, con gli occhi di un vispo ragazzino, che vive la sua socialità, la sua adolescenza, avvalendosi del mondo tecnologico attuale, non chiudendosi in esso, ma cercando di utilizzare gli strumenti, per esprimersi e mettersi a confronto, in uno dei periodi più complessi della vita di un uomo, che lo porterà fra qualche anno nel mondo degli adulti.

Se uno dei padri della filosofia, il greco Aristotele, vissuto oltre duemila anni fa, vivesse nei giorni nostri, forse muterebbe la definizione sull’uomo, Zoon logon echon, il vivente che ha la parola, in Zoon echon Smartphone. Alla fine riflettendoci bene sono forme di comunicazione, che sono alla base del vivere sociale dell’uomo.

Il vero nodo sta nel fatto che lo Smartphone è lo strumento, non unico per fortuna, del quale non bisogna diventare dipendenti. Le dipendenze sono sempre una bruttissima cosa, un male assoluto! Da chi poi è passato tra quei banchi di scuola alcuni lustri fa, posso solo dire, che un po’ di maggiore severità e disciplina, nella scuola non farebbero di certo male. Ma questo è scontato si tratta sempre del consiglio di chi ci è già passato, difficile da digerire per chi si trova ancora in “trincea”.

E qui ci vorrebbe un emoticon, ma ne facciamo volentieri a meno.

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